La citazione, anche letta di sfuggita, ha la stessa potenza subliminale di un manifesto che vedi sfrecciare quando viaggi su un treno ad alta velocità: si sedimenta nel fondale della mente e sale a galla quando meno te lo aspetti.
Quando riemerge hai la sensazione di gustare l’ultimo sorso di un buon whisky e finanche quella che gli Scozzesi chiamano la parte degli angeli, una piccola percentuale del distillato che evapora prima dell’imbottigliamento e sale in cielo.
Noi siamo angeli e ci sollazziamo con le esalazioni delle citazioni.
Considero altresì che la vita semplice faccia bene a tutti, fisicamente e mentalmente (da Il mondo come io lo vedo).
In realtà la bocca non ride. Le labbra sono giunte a quello stadio terminale in cui il sorriso, al massimo, è travestimento. Si ride sempre per difficoltà... Quando ridiamo la maschera traditrice urla che si arrende: si ride solo con l’acqua alla gola. (da Porto della zingara)
Le nostre braccia hanno origine dalla schiena perché un tempo erano ali.
Non puoi cambiare le circostanze, ma solo il modo in cui le affronti.
Artisticamente sono ancora un bambino con una vita intera davanti a me per scoprire e creare. Voglio qualcosa, ma non so che cos’è fino a quando non riesco a realizzarlo.
#AGiacometti arte #fotografia
Chissà perché si fanno tante domande? Io credo che non bisogna conoscersi per volersi bene. E poi, forse, non bisogna volersi bene. (Vittoria/Monica Vitti dal film L’eclisse, 1962).
Ma che generazione è mai questa che non ha altri ideali che vacanze, vestiti e carburatori? Quanto sono diversi da noi, che parlavamo di filosofia, e amore, e di come cambiare il mondo (da La Compagnia dei Celestini).
Non solo il giorno, ma tutte le cose hanno il loro mattino.
Chi non danza non sa cosa succede.
She wore blue velvet.
Bluer than velvet was the night.
Softer than satin was the light.
Indossava velluto blu.
Più blu del velluto era la notte.
Più morbida del raso era la luce delle stelle.
(tratto dalla canzone From the stars di Tony Bennett, 1951)