La citazione, anche letta di sfuggita, ha la stessa potenza subliminale di un manifesto che vedi sfrecciare quando viaggi su un treno ad alta velocità: si sedimenta nel fondale della mente e sale a galla quando meno te lo aspetti.
Quando riemerge hai la sensazione di gustare l’ultimo sorso di un buon whisky e finanche quella che gli Scozzesi chiamano la parte degli angeli, una piccola percentuale del distillato che evapora prima dell’imbottigliamento e sale in cielo.
Noi siamo angeli e ci sollazziamo con le esalazioni delle citazioni.
Il mio scopo è mettere il lettore in uno stato mentale così elastico da farlo sollevare sulla punta dei piedi.
In questo mondo di vincitori volgari e disonesti, di prevaricatori falsi e opportunisti, della gente che conta, che occupa il potere, che scippa il presente, figuriamoci il futuro, a tutti i nevrotici del successo, dell'apparire, del diventare.... a questa antropologia del vincente preferisco di gran lunga chi perde. E' un esercizio che mi riesce bene. E mi riconcilia con il mio sacro poco.
L'adolescenza lascia un buon ricordo solo agli adulti che hanno una pessima memoria.
Non smettete mai di protestare; non smettete mai di dissentire, di porvi domande, di mettere in discussione l’autorità, i luoghi comuni, i dogmi. Siate voci fuori dal coro. Siate il peso che inclina il piano. Un uomo che non dissente è un seme che non crescerà mai.
Un buon cavalcavia è il museo più frequentato al mondo.